Plastica, polimeri e resine: quale relazione hanno?

Tutti amiamo ed odiamo la plastica!!!

E’ un materiale comodissimo, utile ad un sacco di cose, con proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche interessantissime. Purtroppo è anche uno dei materiali che maggiormente ha causato un inquinamento distruttivo per il nostro pianeta terra.

Dobbiamo imparare a conoscerlo molto bene in modo da utilizzarlo in maniera corretta, senza smettere di sfruttare gli innumerevoli vantaggi che offre alla nostra quotidianità, nè d’altra parte lasciare che i rifiuti in plastica continuino a danneggiare la bellezza e la biodiversità della Terra.

Il termine “plastica” deriva dal greco – πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare» (fonte Enciclopedia Treccani) ed è un aggettivo sostantivato: infatti in tecnologia è più corretto parlare di resine plastiche (plastiche è aggettivo qualificativo di resine!!); più correttamente ancora in tecnologia parliamo di resine termoplastiche e resine termoindurenti.

Le resine sintetiche, cioè sintetizzate artificialmente in laboratorio, sono ottenute dalla lavorazione di particolari idrocarburi derivati dal petrolio. Questi particolari idrocarburi sono formati da molecole che facilmente si uniscono a formare lunghe catene (come i corallini di una collana…): chiamiamo questi “corallini” monomeri; chiamiamo le catene di monomeri polimeri.

Riassumendo: le resine sintetiche sono catene di polimeri.

Guarda e impara il video! Sarà tutto più chiaro 🙂

Per approfondire vi consiglio sempre il canale di GEOPOP:

Ma cosa si sta facendo? Qui un esempio:

Giulio Natta: l’inventore della plastica

Giulio Natta: l’inventore della plastica

Qui sotto un breve articolo della rivista scientifica Focus vi racconta la storia di Giulio Natta, l’ingegnere italiano che vinse il Nobel grazie all’invenzione del polipropilene – un tipo di plastica termoindurente (ahime!1).

  1. Perchè ho detto Ahimè?? – Dai tu una risposta…
    ↩︎

https://www.focus.it/cultura/storia/giulio-natta-il-padre-della-plastica


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